Il trasloco felice

Ludovica Amat: “Il Trasloco? Non dirò mai che sia facile, ma è un po’ come nascere: ne vale, letteralmente, la pena.”
Il trasloco felice

Molti considerano il trasloco un trauma, il libro di Ludovica Amat – Il trasloco felice – prova a ribaltare la prospettiva facendo di questa attività un percorso quasi iniziatico per migliorare la propria esistenza.

Il trasloco felice è un vero e proprio manuale di sopravvivenza in cui l’autrice, fanatica praticante di quello che definisce nomadismo urbano, aiuta a pianificare il trasloco, alternando regole disciplinate e facili da seguire a racconti tragicomici dei suoi innumerevoli traslochi.

Ludovica, cagliaritana di antica origine catalana trapiantata da cinquant’anni a Milano, si occupa di comunicazione d’impresa. Ha cambiato tredici case e quindici uffici. Se potesse, traslocherebbe ogni tre anni, per mettere radici in tutta la città, affezionarsi a ogni quartiere, riconoscersi “del posto” ovunque.

Abbiamo incontrato Ludovica e le abbiamo fatto qualche domanda.

 

Ciao Ludovica, da dove nasce l’idea di scrivere un libro sul trasloco?

Dal desiderio di aiutare le persone a convincersi che, al netto dell’innegabile fatica ed energia che traslocare comporta (soprattutto perché va a sommarsi alla “fatica” che ci impegna già quotidianamente) il trasloco è un’occasione per guardare in faccia la propria vita fino a quel momento, farsi i complimenti per tutta la strada fatta e darsi coraggio per tutta la strada sconosciuta che c’è ancora. La cosa bella del trasloco è che è concreto, materiale, non parlo di filosofia del benessere, ma proprio di una pratica del benessere che ci vede attivi, anche stanchi poi, ma non solo stanchi!

trasloco felice

Trasloco: da dove si comincia?

Si comincia col prendere consapevolezza di quello che si ha, guardando in faccia senza paura quella incredibile quantità di cose che abbiamo raccolto negli anni. Si scelgono i nostri compagni di viaggio, un dato numero di oggetti irrinunciabili (ogni familiare sceglie liberamente i suoi, senza interferenze) attraverso un gioco così bello che si può fare… anche se non deve traslocare, una caccia al tesoro che rafforza il sentimento della propria identità, il maggiore alleato che abbiamo nei momenti difficili. Fatta questa prima scelta si passa al setaccio la casa, mobile per mobile, stanza per stanza, seguendo alcuni suggerimenti che servono a… non entrare in affanno “come se non si dovesse traslocare”. Deciso per ogni contenitore che cosa tenere, regalare, vendere o smaltire, si passa alla parte creativa e terminata quella alla gestione delle questioni burocratiche. Poi arriva il bello, anche se la chiamo “l’ora più buia”, fino all’ultimo miglio, quello del trasporto vero e proprio, che ha le sue regole ferree, per non perdere tempo e affaticarsi inutilmente.

 

Quanto tempo occorre per organizzare un trasloco?

La parte decisiva del trasloco viene fatta con calma nella casa d’origine, diciamo che per una casa di tre stanze e servizi ci vogliono almeno 20 giorni, che possono essere suddivisi in 10 weekend, ad esempio. Se si fa per bene tutta questa parte preliminare e si seguono i suggerimenti per il proseguimento, non occorrono più di una settimana 10 giorni allo spostamento fisico di mobili e cose e alla loro sistemazione nella casa. Senza neppure uno scatolone in giro per casa, intendo!

trasloco felice

 

Tre consigli per affrontare il trasloco in modo sereno

Ascoltare la propria creatività e desideri anche se sembra non ci sia il tempo per dedicarcisi, seguire il piano che suggerisco adattandolo alle circostanze, farsi aiutare, dagli amici, dalla musica, dall’immaginazione.

 

La cosa più semplice da fare e quella più difficile

La più semplice è scrivere tutto sul quaderno del trasloco, si ha la sensazione di condividere il problema con qualcun altro, la più difficile è salutare per sempre e con gli occhi lucidi la casa che lasciamo (io la abbraccio sempre).

trasloco felice

 

Cosa non dimenticare mai di fare quando si trasloca?

La borsa della sopravvivenza! Con dentro tutti i documenti importanti, le chiavi, il cellulare, il quaderno del trasloco e un confort food, il mio irrinunciabile sono i cracker salati in superficie, come se ogni granello di sale fosse un problema che si risolve!

(fonte blog.casa.it)

Ultimo aggiornamento: 21/11/2024 h. 08:20      website Dinamo   data Cometa